Food Photography: l'equipaggiamento
Cosa serve per realizzare un servizio professionale di Food Photography? Ma è semplice... basta uno smartphone!
Ovviamente stiamo solo scherzando, anche se (ahinoi!) l'ossessione per la cucina da parte di televisione, blog, social media e app ha alimentato la convinzione che il cibo possa essere fotografato con qualsiasi cosa.
Con il secondo articolo dedicato al tema, cercheremo di sfatare questo falso mito fornendovi qualche informazione tecnica sull'equipaggiamento necesarrio per realizzare fotografie professionali o semi professionali.
1. La macchina fotografica
Strumento imprescindibile, per lavorare bene non si può fare a meno di una macchina fotografica a scelta tra full frame, reflex e mirrorless.
Le fotocamere compatte o semi compatte sono escluse dal nostro kit in quanto sprovviste di diaframma integrato inferiore a 3.5, ancora troppo poco luminoso per una fotografia di food.
2. Gli obiettivi
Il contesto della cucina, in quanto piccolo, potrebbe trarci in inganno. Potremmo pensare infatti che siano necessarie lenti normali o addirittura grandangolari. In realtà troveremo molto più comodo usare dei medio-tele oppure dei veri e propri teleobiettivi.
Il teleobiettivo ci dà diversi vantaggi:
1. potremmo godere di uno schiacciamento della prospettiva che azzera completamente la distorsione data dagli obietti grandangolari;
2. l’aumento della focale imposta dal teleobiettivo ci permette di gestire in modo più efficace il bokeh (la resa dello sfocato);
Qualsiasi manuale di fotografia insegna che per avere molti più dettagli nell’immagine bisogna chiudere il diaframma, soluzione che poco si adatta alla food photography per la quale è molto più efficace l'uso dello sfocato. Oltre all'utilizzo di un teleobiettivo, possiamo generare l'effetto desiderato aprendo al massimo il diaframma del nostro obiettivo (il valore più basso di f/). Un'ottima opzione low budget per i neofiti è l'obiettivo 50 mm f1.8.
3. Il cavalletto
Il nostro equipaggiamento non include il flash.
La luce dura generata dallo strumento crea delle fastidiose ombre, difficili da gestire. Sugli alimenti umidi inoltre l'effetto della luce riflessa farà sembrare il cibo grasso e unto... meglio evitare!
Senza il flash l'uso del treppiede diventa dunque necessario. Non solo, il cavalletto ci permette di variariare l'angolo della nostra inquadratura dai 45° ai 90°, ad esempio, così da riuscire a riprendere il piatto dall'alto e fornire una nuova prospettiva.
Il treppiede ci permette oltretutto di avere le mani libere, rendendo più comodo l'allestimento del nostro set.
NON AVETE IL CAVALLETTO? Niente panico!
Il segreto è: NON mantenere la sensibilità ISO eccessivamente bassa. Il nostro scopo è ottenere un tempo di sicurezza adeguato alla scena, in modo da evitare il micro-mosso. E’ vero... l’aumento della sensibilità ISO comporta un aumento del rumore nell’immagine, tuttavia il rumore digitale è facilmente gestibile in post-produzione contro una foto mossa, praticamente irrecuperabile.
4. Il faretto a led
Uno strumento molto utile per generare una luce morbida in grado di compensare situazioni di bassa luminosità e accorrere in soccorso quando la luce naturale è insufficiente per la nostra fotografia.
La possibilità di regolare l'intensità dei led ci permette di poter gestire al meglio la quantità di luce fissa desiderata; inoltre la leggerezza del faretto ci consente di posizionarlo facilmente ovunque, sperimentando così diverse opzioni di scatto.
Il faretto a led è inoltre una buona soluzione low budget: Yongnuo YN 300 per esempio è un ottimo compromesso qualità/prezzo.
5. Il set
Il set è l'insieme di oggetti che aiutano il fotografo a rendere il piatto il grande protagonista del nostro shooting. La creatività e la fantasia giocano un ruolo fondamentale, possiamo utilizzare qualsiasi oggetto: da tavola tra cui piatti, bicchieri, posate, ecc... ; oppure tessuti, fiori, nastri e chi più ne ha più ne metta!
Un nostro consiglio è quello di rompere gli schemi, cercando idee alternative rispetto alle classiche proposte visive. Oltre a fare venire l'acquolina in bocca, dobbiamo sorprendere e divertire l'utente finale.
Nei prossimi articoli continueremo parlando di composizione fotografica. Se vi siete persi l'introduzione di questa piccola guida clicca qui